Ciao a tutti. Mi chiamo Giuliano.
Ho 61 anni e la fotografia è il linguaggio del mio cuore, un ponte silenzioso che collega l’anima all’universo. Dieci anni fa, ho riscoperto questa passione e, da allora, ogni scatto è un viaggio, una narrazione, un’ode alla vita. All’inizio, la mia macchina fotografica catturava momenti senza un ordine preciso, era un esploratore senza una mappa, un narratore senza una trama. Ma adesso, con l’esperienza e la saggezza dei miei 61 anni, ogni foto è un pezzo di un mosaico più grande, un capitolo di un libro scritto con la luce. L’universo che mi circonda ogni fiore, animali, paesaggi, volti rappresentano mondi infiniti che pulsano di vita, di storie non raccontate, di bellezze nascoste. Cerco di catturare non solo l’immagine ma l’essenza, l’armonia visibile e invisibile, il significato profondo che risiede in ogni angolo del nostro mondo.
La mia macchina fotografica è un passepartout magico che mi permette di entrare, osservare e partecipare a questi mondi. Ma è anche un rifugio, un luogo dove posso essere un osservatore distaccato, un custode silenzioso di momenti effimeri. È questa dualità, questa “doppia personalità” della fotografia, che mi ha sempre affascinato. Mi spinge ad andare oltre, a cercare, a scoprire, a immortalare pezzi di eternità in frazioni di secondo.